Il 19° reggimento Guide è un Reggimento di cavalleria a vocazione esplorante, si compone di un comando di reggimento, uno squadrone di supporto logistico ed un gruppo squadroni blindato, pedina operativa dell’unità. Alimentato fra i primi nell’Arma di Cavalleria con personale volontario, il reggimento è di stanza a Salerno.
Lo Stendardo è decorato di una Medaglia d’Oro al Valor dell’Esercito, una Medaglia d’Argento al Valor Militare, una Medaglia d’Argento al Valor dell’Esercito, due Medaglie di Bronzo al Valor Militare e una Medaglia d’Argento al Valor Civile. La festa del reggimento cade il 24 giugno, anniversario la battaglia di Custoza (1866) dove si guadagna la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Il primo Squadrone di Guide a cavallo fu istituito per volontà del Re Vittorio Emanuele II e su proposta del Ministro Segretario di Stato per gli affari della guerra, Generale Alfonso La Marmora. Dopo alcune settimane della Costituzione, lo squadrone fu impiegato in occasione della II Guerra d’Indipendenza. Il 23 febbraio 1860, con Regio Decreto, il Re Vittorio Emanuele II istituì il Reggimento di Guide alla cui costituzione concorsero: lo Squadrone di Guide del Regio Esercito Sardo; lo Squadrone di Guide dell’Esercito Emiliano; militari lombardi provenienti dalla Cavalleria Austriaca; Sottufficiali, Caporali e Soldati provenienti dai Reggimenti di Cavalleria di più antica costituzione. Compito del reggimento era quello di garantire, presso i vari comandi truppe ed in caso di manovre, elementi intelligenti ed arditi in grado di condurre quelle unità nei luoghi ove si dovevano dirigere per combattere. Nel 1866 il reggimento viene inquadrato nel I Corpo d’Armata del Mincio e combatte a Custoza, a Valeggio etc. negli anni 1877-1878 il reggimento concorre alla formazione del I Squadrone Cavalleria Africa e dello Squadrone Cacciatori a Cavallo che furono impiegati nell’operazione in Eritrea. Il 16 dicembre 1897, dopo aver assunto le denominazioni di “19° Reggimento di Cavalleria (Guide)” e di “Reggimento di Cavalleria Guide (19°)”, diviene “Reggimento Cavalleggeri Guide (19°)”. Nel 1920 assume la denominazione di Reggimento “Cavalleggeri Guide” incorporando due Squadroni di Cavalleggeri dei Vicenza. Nel 1934, il Reggimento “Cavalleggeri Guide” forma il primo Gruppo carri veloci “San Marco”, il secondo Gruppo carri veloci “San Giusto”, il terzo Gruppo carri veloci “San Martino” ed un Gruppo a cavallo “San Giorgio”. Il reggimento cosi trasformato in Scuola carri veloci, conservando un Gruppo Squadroni a cavallo. Nel gennaio 1935 il reggimento cede alle Divisioni Celeri i Gruppi carri veloci pur conservando la funzione di “Centro Carri Veloci” e riprende la conformazione a cavallo. Il reggimento, nel 1940 è alle dipendenze del Comando Superiore Truppe Albania, inserito nel Raggruppamento Unità Celeri. Si scioglie all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Un reparto denominato XIV Gruppo appiedato “Guide” costituito nel 1940, l’8 settembre 1943 è inquadrato nella 210^ Divisione Costiera dislocata nel Salentino. L’unità continuerà ad operare come 14° Reparto salmerie da combattimento “Guide” durante la guerra di liberazione. Il 1 aprile 1949 viene ricostituito a “Tor di Quinto” (Roma), presso la Scuola di Cavalleria Blindata, lo Squadrone Cavalleria Blindata “Guide”. Nello stesso anno passa alle dipendenze della Brigata “Ariete” e si trasferisce a Casarsa della Delizia. A dicembre del 1953 si trasforma in Gruppo Squadroni Cavalleggeri “Guide” alle dipendenze della Divisione Corazzata “Ariete”, mentre nel 1958 assume la denominazione di Gruppo Squadroni Cavalleggeri “Guide” (19°). Il 1 aprile 1991, dalla Caserma “Trieste” in Casarsa della Delizia, le “Guide” si trasferiscono a Salerno, nella Caserma “D’Avossa” dove il 5 agosto dello stesso anno vengono elevate a rango di reggimento assumendo la denominazione di “19° Reggimento “Cavalleggeri Guide”. Il 2 agosto 1992 riprendono la denominazione di Reggimento “Cavalleggeri Guide (19°) e, nel corso dello stesso anno, l’unità viene trasformata da Reggimento di Leva a Reggimento su base Volontaria Da quel momento il reggimento ha partecipato a tutte le missioni nei Balcani cui ha preso parte la Brigata Garibaldi, aggiungendo anche qualche turno in più sia in Bosnia che nel Kosovo, al suo già ben fornito paniere. In precedenza, le Blindo delle “Guide” avevano servito in Somalia nella missione “Ibis”.