“Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale”. Come dice Papa Francesco, “non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.”
Non potremmo quindi mai dire di aver veramente vissuto se non abbiamo mai fatto qualcosa per “qualcuno” che non potrà mai ripagarci.
Su queste basi, su queste premesse di solido volontariato, continua la missione e l’impegno del CIS – Corpo Internazionale di Soccorso verso tutti quei “qualcuno”.
Il 15 maggio è partito da Pesaro un altro mezzo – del Reggimento MSU Carabinieri – carico di aiuti umanitari raccolti dal CIS e indirizzati alla popolazione Kosovara.
Questa nuova raccolta è il prosieguo di un più ampio ed articolato progetto di sostegno ed aiuto che CIS, grazie alla collaborazione delle autorità militari della missione internazionale e all’unità CIMIC (Cooperazione Civile e Militare) del Reggimento MSU Carabinieri di stanza a Pristina, ha ideato in favore di quella martoriata popolazione, inviando:
– cinque quintali di pasta;
– nr. 5 carrozzine per disabili;
– nr. 25 scatoloni di vestiario;
– nr. 3 sacchi di scarpe;
– nr. 3 sacchi di giocattoli;
– nr. 5 scatoloni di giocattoli;
– nr. 2 scatoloni di scarpe;
– nr. 36 sacchi di vestiario.
Gli aiuti sono stati consegnati dai volontari, dal delegato del CIS per le Marche, Dott. Paolo Gorga, unitamente a Clemente Marco e Ignazio Loi.
Va detto, e sempre ricordato, che la misura di una vita ben spesa non sta in quanto è durata ma in quanto si è donato: l’enorme successo della missione in terra kosovara e le continue richieste di aiuto pervenute ne è la naturale conferma.
E’ stato, pertanto, creato un vero e proprio ponte di aiuti umanitari tra il Corpo Internazionale di Soccorso e il Kosovo, sempre con il sostegno dell’unità CIMIC del Reggimento MSU Carabinieri di stanza in Pristina. Colonna portante di questa organizzazione è il Delegato delle Marche che tiene le fila dell’organizzazione.