A pandemia trascorsa registreremo moltissimi casi di abusi e soprusi perpetrati dagli adolescenti nella realtà virtuale. La noia passiva del lockdown, la mancata capacità di autocontrollo e autoregolazione portano i giovanissimi ad adottare comportamenti nel virtuale che sono dannosi per sé stessi e per gli altri. Sexting giovanile, vamping, nomofobia, giochi d’azzardo on line, incremento di siti pedopornografici, challenge mortale per i bambini sono solo questi, alcune delle conseguenze, purtroppo, negative dovuto al cattivo rapporto che hanno i bambini e gli adolescenti nello stare nel virtuale. In altre parole essi subiscono passivamente il flusso del web.
Adolescenti a casa che dovrebbero impegnarsi con la didattica a distanza -sono pochi quelli che riescono, a portare avanti lo studio, altri si distraggono, perdono concentrazione o sono demotivati, in altre parole non possiedono capacità di autoregolazione e finiscono per perdere il controllo delle proprie azioni immergendosi e finendo intrappolati per ore nella rete e nelle insidie del web. A pandemia trascorsa si dovrebbero attivare percorsi di conoscenza a tutti gli attori della formazione sulle conoscenze del web e, non solo sulla parte informatica, ma sulle innumerevoli sfaccettature del flusso virtuale. Dobbiamo essere realistici, oramai il virtuale è diventato una seconda nostra pelle, e tutti fin da piccolissimi siamo immersi in questa realtà che è diventata di pari spessore a quella reale. La pandemia sarà debellata, ma il virtuale si mescolerà sempre più nella nostra vita ed a un futuro prossimo con scuole implementate con didattica a distanza. È impellente che si ponga, allora, a fondamento del flusso virtuale, una morale tecnologica, cioè deve maturare il principio della tecnologia conviviale basato sulla cooperazione, trasparenza, decentralizzazione, flessibilità, riproducibilità ed efficienza, che non provenga dall’interno della tecnologia, bensì dalla funzione che dall’ esterno l’uomo le attribuisce. Occorre pertanto una pedagogia di sintesi che nel suo processo epistemologico educativo/formativo tracci percorsi e procedure attuabili sia nel mondo reale che in quello virtuale. Lo sviluppo delle nuove tecnologie e inarrestabile e condizionerà sempre di più la vita dell’uomo.
Dott.ssa Anna De Luca
28-11-2020