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La Delegazione per Napoli e la Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, in persona del suo Delegato Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, in considerazione del fatto che tra i problemi emergenti nella società moderna, scristianizzata, edonista e secolarizzata, si delinea evidente il dramma umano della dissoluzione della famiglia (prima cellula della società e piccola Chiesa domestica), rappresentato dalle numerosissime separazioni coniugali e delle altrettanto numerose sentenze di divorzio; visto che la pastorale della Chiesa pone al centro della vita dell’uomo la Parola e propone percorsi di catechesi prematrimoniale; ritenendo che, conseguentemente, parte dei fedeli, afflitti dal dramma del fallimento del loro matrimonio, non è in grado di comprenderne la validità sacramentale, di talché, al divorzio che spesso ne segue, si dà vita ad un’unione di fatto o ad un matrimonio con rito civile, provocandosi lo scadere in una condotta segnata da uno stile di vita difforme dagli insegnamenti della Chiesa; considerando ancora che tra esse unioni irregolari sarebbero, invece, numerosissimi i casi matrimoniali suscettibili di dichiarazione di nullità canonica, in modo che il fedele che beneficiasse del relativo provvedimento giudiziario invalidante le precedenti nozze, si aprirebbe ad una nuova relazione affettiva, non più in modo irregolare, ma armonizzante con i precetti della Chiesa; e ritenendo che, alla insorgenza delle problematiche determinanti la frattura coniugale irreversibile non vi è sempre una risposta all’ascolto dei fedeli, che consenta di comprendere la validità o meno di quel matrimonio naufragato di quanti hanno un vissuto coniugale sofferto, attraverso un procedimento che ne riconosca le ragioni e che eventualmente ne dichiari la nullità, restituendo appagamento alle coscienze; considerando altresì che, non solo, è conforme allo spirito ecclesiale dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, ma è altresì un principio inderogabile diffondere la proposta cristiana di offrire un contributo per la salvaguardia della famiglia; ritenendo infatti che, non a caso, l’art. 56 del Decreto generale della Conferenza Episcopale Italiana del 5 novembre 1990 esorta di accertare, con sollecitudine cristiana, la fondatezza di un’ipotesi di nullità del matrimonio canonico (dinanzi alla Sacra Rota), quando è chiara la rottura irreversibile dell’unione coniugale; visto che, infine, che presso Questa Delegazione, tra le molteplici figure professionali, vi è quella di un Avvocato Rotale competente in materia di Diritto Canonico, ha conferito al Confratello Cavaliere di Giustizia, Fabrizio Marciano Nobile di Scala, Avvocato della Rota Romana, l’incarico di Consulente Giuridico. Questa collaborazione verrà prestata, naturalmente, a titolo gratuito.
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FABRIZIO MARCIANDO di SCALA CV
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Estratto intervista su Vatican Insider de LA STAMPA al Confratello Cavaliere di Giustizia, Fabrizio Marciano Nobile di Scala, Avvocato della Rota Romana.
Com’è nata la sua iniziativa a Napoli?
«Devo dire che questa iniziativa non è mia, ma è stata voluta dalla delegazione per Napoli e la Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Si è voluto costituire lo “Sportello Sacra Rota” e designare me, come avvocato rotale per l’attività di consulenza gratuita ai fedeli. La finalità è di dare una risposta sul piano giuridico a chi volesse capire se il proprio matrimonio naufragato possa eventualmente essere dichiarato nullo dal Tribunale della Chiesa. Sono tanti, infatti, i casi matrimoniali suscettibili di dichiarazione di nullità canonica, rispetto ai numerosissimi divorzi che affollano i tribunali civili. Ed è questo il punto; la gente non lo sa, ma se buona parte sapesse di poter avere “l’annullamento” del proprio matrimonio, ne sarebbe felice, potendosi liberare di un vincolo nullo e ciò per ragioni di coscienza e di coerenza della propria pratica di fede. Insomma, lo “Sportello Sacra Rota” è una concreta proposta per la salvaguardia della famiglia, perché in essa si riscopra la dignità sacramentale quale valore primario dell’unione matrimoniale».
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