Il Corpo Internazionale di Soccorso O.d.V. è nato nell’autunno del 2015 e si occupa fattivamente di essere accanto ai più bisognosi – avendo costituito Sportelli legali, sacra rota, di orientamento sanitario, di assistenza fiscale, di tutela del consumatore – sia nella regione Campania, sia, attraverso snelle delegazioni o rappresentanze, in altre regioni italiane o all’estero, come in Francia o in Libano, oppure di affiancare l’Esercito Italiano nel portare aiuti umanitari alle popolazioni in guerra. Da qualche tempo il C.I.S. si sta interessando anche ad un tema ancora relativamente nuovo in Italia, ma certamente di grandissima utilità per tutte quelle famiglie che hanno tra di loro congiunti afflitti da disabilità.
Stiamo parlando della Legge sul Dopo di Noi (n. 112 del 2016), che avrà la sua voce a Napoli proprio per iniziativa del Corpo Internazionale di Soccorso-Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, nella persona del suo Presidente Pierluigi Sanfelice di Bagnoli – con il convegno che si terrà venerdì 10 novembre 2017 alle ore 17,30 sul tema: il futuro del Disabile con il “DOPO di NOI”.
L’evento sarà ospitato a Palazzo Arlotta in via Chiatamone 63, sede dell’Istituto di Cultura Meridionale, presieduto all’avvocato Gennaro Famiglietti, che rivolgerà un discorso di saluto. Modererà il Monsignore Vincenzo De Gregorio, Abate Tesoriere della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro; interverranno il Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, la Senatrice Annamaria Parente, relatrice della Legge n. 112/201, e il Professor Gabriele Sepio, oltre all’avvocato rotale Fabrizio Marciano di Scala e al commercialista Giuseppe Bagnaro.
Gli esperti parleranno dei TRE cardini della legge sul “Dopo di Noi”:
Sono tutti temi sociali importanti e che riguardano purtroppo molti nuclei familiari; temi che richiedono approfondimenti e analisi altrettanto importanti e scrupolose, con le professionalità plurispecislistiche, che offriranno risposte adeguate e competenti alle diversificate esigenze dei meno fortunati.
Si accennerà, infine, al ruolo del Corpo Internazionale di Soccorso nel volontariato, annunciando la creazione di uno Sportello per la consulenza gratuita multiprofessionale dedicato al mondo della Disabilità e del Dopo di Noi: uno strumento questo di conoscenza, per la crescita umana e il bene sociale, nello spirito della solidarietà.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CORPO INTERNAZIONALE DI SOCCORSO S.M.O.C di S.G.
“ NOI NON SIAMO UN MONDO A PARTE. MA UNA PARTE DEL MONDO”
Mi sono imbattuto in questa suggestiva frase quando ne cercavo una convincente per rendere di facile impatto le poche parole che dirò.
Noi del Corpo Internazionale di Soccorso, ci occupiamo di solidarietà, per rendere ciò possibile, abbiamo aperto nella Basilica di San Francesco da Paola, sportelli gratuiti al pubblico di materia Legale, difesa del consumatore, uno sportello Sacra Rota, sportello sociale, e quello “Dopo di Noi”. A Pizzofalcone presso la Chiesa dell’Immacolata, c’è un nostro centro di orientamento medico, dove sempre a titolo gratuito facciamo prevenzione medica e orientamento psicologico, abbiamo un consultorio Odontoiatrico, tanto che ci siamo guadagnati il soprannome di: “quei Benemeriti di Pizzofalcone”.
Le nostre missioni all’estero ci hanno portato in Kosovo, Libano, Afghanistan. Abbiamo inoltre inviato aiuti in Madagascar e in altri paesi, cerchiamo di dare una mano a chi ce ne fa richiesta, ci siamo conquistati una credibilità utile alla nostra fiorente attività di servizio verso i più deboli.
Ed è per questo che con Fabrizio Marciano e Giuseppe Bagnaro abbiamo deciso di occuparci del “dopo di noi”, è nostra ambizione, creare i presupposti per un importante centro di solidarietà se sarà possibile utilizzando l’ufficio del Trust, che da benefici all’assistito e può impegnare una grande organizzazione di supporto fra Banche, Assicurazioni, e professionisti, per lavorare con un solo obbiettivo: preservare con una oculata gestione la vita del disabile. Il quale non avendo più i suoi cari accanto, potrà essere tenuto in attività congeniali, con cura e cristiana determinazione.
Per il passato le disabilità venivano assistite in famiglie che allargate ai parenti più prossimi garantivano l’assistenza e la sorveglianza dei più deboli. Ai nostri giorni non sarebbe possibile, i nuclei familiari sono composti mediamente da tre persone, genitori e un figlio e quindi, chi penserà a lui dopo la scomparsa dei genitori?
Non tocca a me spiegare oggi la Legge e i suoi risvolti e neanche le prospettive del “dopo di noi”. A me tocca ricordarvi e ricordare a tutti:
che il disabile non è: “UN MONDO A PARTE, MA, UNA PARTE DEL MONDO”.
Grazie per essere qui!