L’Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta oggi una delle sfide più affascinanti e complesse del nostro tempo. La sua capacità di analizzare dati, apprendere e persino prendere decisioni sta già trasformando molteplici settori, dalla medicina alla giurisprudenza, dall’economia alla creatività artistica. Ma quali sono i limiti e le opportunità che questa tecnologia porta con sé? E soprattutto, come possiamo conciliare i progressi tecnologici con i valori umani e le responsabilità etiche? Questi interrogativi sono stati al centro della conferenza “Oltre i Confini dell’Intelligenza. L’Intelligenza Artificiale tra Tecnologia e Umanità”, promossa e organizzata dalla nostra associazione e che si è tenuta giovedì 28 novembre alle ore 17 presso il Circolo Nazionale dell’Unione.
Ad aprire l’evento l’Avv. Emanuela Sica che ha introdotto la conferenza nell’ambito di una delle innumerevoli attività del Corpo Internazionale di Soccorso Odv, quella di promozione culturale e di approfondimento, a cui è seguita una breve presentazione della nostra associazione con la successiva visione di un video sintesi dei progetti e delle azioni messe in campo sino ad oggi.
La parola è passata poi al nostro Presidente, il Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, che ha rivolto i saluti istituzionali ai presenti e introdotto i relatori, sottolineando l’importanza di un confronto su un tema così attuale e multidisciplinare.
La conferenza ha visto la partecipazione di illustri esponenti del mondo accademico, in particolare della Università Federico II di Napoli, moderati dall’avvocato Sica, che ha guidato la discussione anche con domande che hanno stimolato, altresì, il dibattito finale in cui è stato coinvolto, in prima persona, il numeroso pubblico presente.
Il Prof. Antonio Pescapè ha introdotto i concetti fondamentali dell’Intelligenza Artificiale, illustrando alcuni aspetti legati alla sua applicazione e al suo impatto nei vari ambiti della società moderna.
A seguire il Prof. Francesco Tafuri ha presentato la macchina quantistica come l’espressione più avanzata della tecnologia contemporanea, capace di parlare il linguaggio della natura. Tafuri ha discusso le implicazioni di queste innovazioni per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, sottolineando la presenza a Napoli di uno dei più grandi computer quantistici a superconduttori.
Il Prof. Giovanni Acampora, invece, ha esplorato il legame tra Intelligenza Artificiale e Calcolo Quantistico, illustrando come queste due discipline interagiranno per sviluppare modelli sempre più potenti e innovativi. Il suo intervento ha offerto una visione futuristica e affascinante sulle potenzialità del calcolo quantistico applicato all’IA.
L’intervento di Mons. Vincenzo De Gregorio è stato improntato, per contro, sul tema del rapporto tra IA e umanità da una prospettiva filosofica e teologica, citando Aristotele e la Bibbia. Il suo intervento, dal titolo evocativo “… tra persona e motore immobile”, ha stimolato una riflessione sul significato profondo dell’intelligenza e del rapporto tra uomo e macchina.
In conclusione, il Prof. Camillo Irace ha affrontato il tema del rapporto tra Intelligenza Artificiale e Diritto, con particolare attenzione alla convivenza tra affidabilità tecnologica e principi costituzionali.
L’evento si è rivelato un’occasione preziosa per approfondire un tema di estrema attualità, offrendo una visione multidisciplinare che ha spaziato dalla tecnologia alla filosofia, dal diritto alla teologia. La nostra associazione promuove questi momenti di dialogo e confronto per comprendere meglio le sfide e le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, guardando al futuro con consapevolezza e responsabilità. “L’intelligenza artificiale è la scienza di far fare alle macchine cose che richiederebbero intelligenza se fossero fatte dagli uomini.” Così definiva l’IA Marvin Minsky, uno dei pionieri del campo. Oggi, questa tecnologia permea la nostra quotidianità, offrendo opportunità straordinarie, ma anche sollevando importanti interrogativi. Tra gli effetti positivi e le potenzialità dell’IA, rileviamo che la stessa sia uno strumento potentissimo per migliorare la vita umana, ad esempio nel campo:
Come disse Alan Turing, “Se una macchina è in grado di fare qualunque cosa un essere umano possa fare, perché non dovrebbe essere considerata intelligente?”. Eppure, tra i risvolti negativi, quelle che vengono chiamate le ombre dell’IA, rileviamo che:
Stephen Hawking avvertiva: “Il successo nell’IA potrebbe essere il più grande evento nella storia dell’umanità. O il peggiore, se non stiamo attenti.”
L’intelligenza artificiale non è intrinsecamente buona o cattiva: è uno strumento nelle nostre mani. Sta a noi guidarne lo sviluppo con principi etici, regolamentazioni adeguate e una visione chiara del futuro che vogliamo costruire. Come ricorda Arthur C. Clarke: “Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.” La sfida è fare di questa magia un’alleata per l’umanità, senza mai dimenticare il valore irrinunciabile del controllo umano.
Si ringrazia per la loro presenza: il Segretario Generale della CISL a Napoli, dott. Melicia Comberiati, la Prof. Marina Albanese direttore del LUPT(Università Federico II), Padre Adolfo Russo, l’ artista Nicola Rivelli e tanti tanti altri.
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