Cari amici,
grazie per essere qui presenti oggi.
È un’occasione importante per salutarci, parlare scambiandoci opinioni e idee su come vorremmo, vorrete, portare avanti il nostro CIS.
Le idee che vi ho chiesto di manifestarci ci serviranno per traghettare questo nostro CIS in una realtà sempre più essenziale, moderna e di riferimento al momento storico che viviamo.
Noi tutti siamo oggi qui riuniti con uno scopo: fare del bene al nostro prossimo, per cercare con le nostre idee di andare incontro, con nuove prospettive, ad esigenze sempre più attuali, incalzanti rispetto a quanto facevamo solo qualche anno fa.
Tanti di Voi hanno dato e danno molto del loro tempo libero collaborando e seguendo percorsi virtuosi.
Immagino nel campo scolastico, dove molti consensi riscuotiamo.
Ricordo qui qualche associato, come Ermanno, o Daniela, o Giulia, o Rosaria, o Concetta, e chi come Antonio De Quattro segue le attività di segreteria modernizzandone le attività, oppure Valeria, nostra storica Tesoriera sempre vicina, il nostro Vice Presidente Carlo Guardascione il quale da tempo immemorabile sovrintende con i suoi articoli il nostro Sito e dispensa consigli necessari al buon andamento del CIS.
Penso ai tanti di voi che, quando chiamati, vengono a darci una mano, anche per trasportare materiali.
Tutti sempre presenti.
Nomi come La Gatta, Sticco, Zeni, Muscariello, Laezza, Maria Grazia Siciliano che ci sostiene con il Dopo di Noi, sempre attenti tutti alle nostre esigenze, e poi Emanuela, Feliciano e tanti altri ancora vorrei citare ma qui mi fermo perché altrimenti chiamo l’appello e, credetemi, siete molti gli associati disponibili, sempre pronti a sostenerci!
“Io non vado dove mi porta il cuore, ma mi porto il cuore ovunque vada”. È questo lo spirito che mi anima e che mi dà forza e voglia di essere con tutti voi e di confrontarmi con le vostre idee.
Ciò non toglie che, talvolta, commetta degli errori e di questo chiedo scusa ai molti di Voi che mi sono vicini.
“Offrire amicizia a chi chiede amore è come dare pane a chi muore di sete”, lo dice Ovidio, e talvolta accade nella vita di non comprenderne le priorità, ma siamo esseri fragili e sbagliamo tutti.
Oggi siamo qui proprio per fare del nostro meglio e tenere al primo posto il nostro prossimo che ci chiede aiuto.
Ghandi diceva “quando si prega è meglio avere un cuore senza parole invece che parole senza cuore”.
Vi sarà capitato, talvolta, di non riuscire a dire quello che avevate in animo e quindi avete parlato non con il cuore. Parlare con il cuore è parlare ai nostri fratelli bisognosi e aiutarli a risolvere i loro problemi.
Grazie a tutti per essere qui
Napoli 9-marzo 2024