Le relazioni intercorse tra l’Unità Parrocchiale di Campagna, città e concattedrale in diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, con il Corpo Internazionale di Soccorso Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, hanno condotto a richiamare l’attenzione di associazioni e di enti civili e militari territoriali che operano nel campo dell’assistenza socio-sanitaria a trattare il tema del “Soccorso e solidarietà di volontariato”. Ne è nato così un partecipato convegno, tenutosi nel centro antico di Campagna, nella sala convegni del Palazzo Vescovile.
Il Presidente del Corpo di Soccorso Internazionale, Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, giunto nella cittadina salernitana, ha dapprima visitato alcuni monumenti risalenti all’età barocca dei Principi di Monaco – il Palazzo dei Governatori dei Grimaldi, la cattedrale di S. Maria della Pace, l’arredo urbano delle fontane – ed è stato accolto nel Palazzo Vescovile dalle autorità civili, militari e da un folto gruppo di cittadini.
Moderato magistralmente dal Cavaliere Costantiniano Professore Maurizio Ulino, che ha ricordato il ruolo del volontariato assistenziale nell’ambito degli ultimi disastrosi avvenimenti calamitosi in Italia e bellici nel resto del mondo, a dare l’avvio al convegno è stato il parroco don Carlo Magna, che ha voluto citare l’opera di insigni vescovi locali e, non ultimo, Monsignor Giuseppe Palatucci OFMC, che aveva svolto opera d’accoglienza di internati razziali nella città, durante la Seconda Guerra Mondiale , collegato alle operazioni di soccorso con il nipote Giovanni Palatucci, oggi Servo di Dio, ultimo Questore funzionario di Fiumi in Istria.
Il sindaco di Campagna Roberto Monaco ha posto l’accento sulle reali possibilità di operare efficacemente in situazioni di emergenza, per competenza, con esiguità di mezzi e di uomini non sempre istruiti adeguatamente allo scopo.
Il Colonnello Stefano Capriglione – comandante del Reggimento Logistico “Garibaldi”, con sede nell’antica Casina Reale Borbonica di Persano e operante in diverse aree “calde” del Medio Oriente e dei Balcani – pur avendo la disponibilità di militari sempre pronti ad agire in caso di emergenza, ha fatto risaltare, in caso di calamità, quali sono i tempi e le modalità in cui l’esercito italiano può realmente operare in ambito civile.
Tra le più attive associazioni di volontariato nate nel salernitano e attive in diversi paesi europei, africani ed americani –con un settore attivo nell’ambito della protezione civile e del servizio sanitario – è intervenuto il Corpo Internazionale di Assistenza “Humanitas”, attraverso il suo Presidente dottor Roberto Schiavone di Favignana.
Ha concluso l’animata sessione il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, affermando che “il campo del volontariato sta diventando in questi anni sempre più diversificato, perché scaturisce da esigenze purtroppo sempre più reali, che si manifestano in aree geografiche sempre più grandi. Alcune delle attività di cui si sente maggiormente il bisogno investono i campi della promozione della pace ed il rifiuto della guerra; della attuazione di stili di vita sostenibili e che tutelino l’ambiente; la solidarietà sociale; la cooperazione internazionale; la tutela e la promozione dei diritti umani e civili; l’educazione alla legalità; le attività culturali ed educative. In Italia sono oltre 44.000 le associazioni di volontariato, di cui 11.000 circa si occupano di cultura e sport, altre 8.000 si occupano di malati e anziani, mentre 6.000 circa si occupano di immigrati e profughi. Quindi 10.500 circa si occupano di assistenza sociale e 8.500 nel campo della sanità. Queste strutture sono presenti prevalentemente al Nord e al Cento Italia, dove si trovano dislocate oltre la metà delle associazioni: Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia e Romagna. Al sud e nelle isole – invece e purtroppo – si registrano le percentuali più basse, rispettivamente del 17% per l’assistenza sociale e del 6% in campo sanitario. Questi dati sono in forte evoluzione in questi ultimi tempi a causa della forte immigrazione nel nostro paese, con gli sbarchi sulle nostre coste di migliaia di uomini donne e bambini soli. Ma a questo problema, sostanzialmente, pensa lo Stato con sue organizzazioni, provvedendo al vitto e all’alloggio. Le associazioni di volontariato sono attive invece nel fornire vestiario, medicinali e generi per la igiene personale. Le Associazioni di volontariato, in aree come le nostre, cosa fanno e cosa possono fare? Intanto, c’è da dire che i mezzi a disposizione di queste organizzazioni sono pochi, in quanto ciascuna vive della propria capacità di autofinanziarsi e – come si può facilmente intuire – la capacità di intervento è ridotta ma, per quanto modesta, utilissima. Sono, infatti, proprio le piccole organizzazioni capillarmente presenti sul territorio quelle che forniscono aiuti costanti ai senza fissa dimora, attrezzando ambulatori medici gratuiti, fornendo vestiario alle parrocchie che a loro volta distribuiscono ai loro assistiti. Noi, come Corpo Internazionale di Soccorso, oltre alle attività cui ho accennato, abbiamo effettuato missioni umanitarie all’estero in appoggio alle organizzazioni di piskiping dell’Esercito Italiano. Siamo stati in Kosovo, in Libano, abbiamo inviato grazie al Regimento Logistico Garibaldi di Persano, comandato dal Colonnello Stefano Capriglione, un convoglio in Afghanistan, dove speriamo potere andare di persona. Il nostro Corpo di Soccorso è dotato, inoltre, di uno sportello Legale, uno sportello Sociale, e uno della Sacra Rota, oltre ad un ambulatorio gratuito; abbiamo una convenzione con uno studio odontoiatrico, che prevede assistenza gratuita per i senza reddito e un tariffario particolarmente vantaggioso per tutti coloro che hanno un reddito basso; e pensiamo di estendere questa attività in tutta Italia. Così come in tutta Italia stiamo riportando le attività poste in essere a Napoli, con l’obiettivo – ambizioso si, ma perseguibile con dedizione e volontà – di coprire il territorio nazionale attraverso anche le Delegazioni dell’Ordine Costantiniano le quali potranno sviluppare le loro attività in campo umanitario attraverso il nostro Corpo Internazionale di Soccorso”.
Alla riuscita iniziativa, oltre ai relatori, hanno aderito la Polizia Municipale di Campagna, la Pro-Loco “Città di Campagna”, la CRI Comitato di Serre, l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. di Campagna, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato sez. di Campagna, l’Associazione Fareambiente sez. di Campagna, l’AFCAD, l’Associazione “K. Wojtyla”, l’Associazione IGNIS, con la collaborazione nell’organizzazione del preziosissimo dottor Gaetano Locci, appartenente al Corpo di Soccorso Costantiniano.