Mentre Caserta dorme, nella fredda notte del 21 gennaio 2016, un nutrito gruppo di volontari del Corpo Nazionale di Soccorso della Delegazione per la Campania del nostro Sacro Ordine, di cui il Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli è Presidente, hanno distribuito, a partire dalle 20 e fino alle 24, cibo, bevande, coperte e vestiario ai senza fissa dimora, lungo un percorso di strade, stazioni ferroviarie, piazze e portici del capoluogo di Terra di Lavoro. E’ stato offerto da mangiare a chi vive in strada, nei pressi delle stazioni o sui gradini delle chiese e sono stati distribuiti numerosi capi di vestiario, sciarpe, berretti e coperte, donati dalla generosità del Cavaliere di Merito Pasquale Ragozzino, Consigliere del Corpo di Soccorso, accompagnato dal contributo offerto dagli altri membri del Direttivo Pasquale Grasso e Fabio Milone, oltre che dalla generosità dei volontari Fulvio Testaverde, Maurizio Palmisano e Janeth Garcia Palmisano.
I Cavalieri hanno preparato 15 litri di tè caldo conservato in termos, 50 cornetti, panini farciti, biscotti, frutta, oltre a coperte, maglie e giubbotti.
Con quattro autovetture, all’interno di una delle quali c’era posto solo per il guidatore, in quanto l’abitacolo era occupato da ogni genere di vettovaglie, i 6 volontari Costantiniani hanno girato per la città di Caserta per assistere i fratelli senza fissa dimora. Una macchina di solidarietà efficiente e generosa, perchè laddove non arriva l’assistenza pubblica, c’è il volontariato, il cuore della gente, l’impegno di tanti giovani che non restano indifferenti alla richiesta di aiuto di chi è stato meno fortunato.
A circa 30 persone è stato offerto ristoro, un pasto caldo, indumenti per coprirsi e il conforto con parole d’incoraggiamento. I volontari si sono fermati anche a pregare con chi non ha una casa, un lavoro, una famiglia e da questi hanno imparato la grande lezione che: “chi non ha niente, ha bisogno a volte di un saluto o di un sorriso per andare avanti e nient’altro”.
Sono tante le storie di uomini e donne, tra i clochard casertani, che dapprima avevano una vita normale. Tutto andava bene fino a che il lavoro non è cominciato a scarseggiare, la famiglia si è disgregata, i figli hanno preso la loro strada, i soldi sono mancati e ci si è trovati in strada, su giacigli all’aperto, freddi e sporchi. E’ quello che è accaduto a Mario ed Elisa (sono questi nomi di fantasia) che dormono, ormai da 3 anni, sotto i portici della casa comunale di Caserta: nei loro occhi i volontari hanno letto a chiare lettere l’amore che li unisce, nonostante le evidenti difficoltà economiche e il cagionevole stato di salute; dopo aver incontrato i volontari, infatti, i coniugi sono tornati a dormire sorridendo e avvolti in un reciproco abbraccio, dall’invidiabile tenerezza. Altri vengono da lontano, hanno sperato di trovare qui la soluzione ai loro problemi e invece non hanno trovato nulla: non servono solo cibo e vestiti, questa gente ha bisogno di conforto e di un sorriso”.
A seguito di questa esperienza carica di emozioni e di sentimenti positivi, i volontari hanno deciso in maniera unanime di cadenzare settimanalmente le uscite in favore dei nostri fratelli che vivono senza una casa.
Alla fine della serata tutti i volontari si sono riuniti in preghiera, e il Cavaliere Ragozzino ha ricordato ai volontari che “portare da mangiare alle persone più povere, non basta! Bisogna essere generosi nel donare anzitutto sorriso, affetto e calore umano, solo così il piccolo dono materiale che abbiamo portato stasera potrà veramente essere utile, fruttuoso e gradito”; ha poi concluso portando a tutti il plauso, i saluti e i ringraziamenti del Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Delegato per la Campania, e del dottor Francesco Salemi, referente del Sacro ordine per la città di Caserta. “Mi unisco, commosso e ammirato, alle speranze e agli auspici dell’avvocato Ragozzino; mi congratulo con particolare riconoscenza per la iniziativa solidale degna delle più alte aspirazioni del nostro Sacro Ordine. Bravi tutti, siete il nostro fiore all’occhiello!”, così ha commentato Pierluigi Sanfelice.